Se mi domandi cos’è l’Armonia, in proposito so dire qualche cosa solo balbettando.
Ti sei mai chiesto perché sei stato stupendamente bene quando contemplavi un’alba, un tramonto? Quando sei arrivato su una cima di una montagna dove vedevi un panorama stupendo? Quando un mattino con il sole appena sorto stavi a nuotare in un mare tranquillo, alternando il nuoto a momenti di relax, disteso e galleggiante sulla fascia d’acqua imperlata dai raggi del sole? Quando qualche sera ti sei trovato sotto un cielo stellato? Quando a primavera in mezzo a un prato giocavi con il tuo bambino che ancora gattonava?
E’ perché sei andato a contatto con l’Armonia che è l’anima della natura.
Quindi noi vibriamo nell’Armonia quando ci sentiamo sintonizzati esistenzialmente con tutto ciò che esiste esterno a noi,
e siamo sereni interiormente.
L’Armonia interiore esiste quando si è in pace con se stessi e in sintonia con il flusso naturale delle cose e degli eventi.
Essa può essere percepita e assaporata interiormente. Per entrarvi in vibrazione non c’è bisogno ne di coltura ne chissà di che cosa. C’è solo da esporsi ad essa, e si sentirà benessere e gioia.
Potresti dimi; si, si! Tutto questo è molto bello, ma in pratica come si fa a viverla?
Intanto vibra con il seguente aforisma, che ti fa la funzione della nota “La”, per accordare le tue vibrazioni con l’Armonia:
“Per essere liberi non occorre lottare. L’assenza di lotta e libertà.”
Seguimi un attimo. Sai che nella condizione che tu sei non vivi mai il presente?!… O vai nel passato, per giunta su quello che ti è andato male, oppure vai sul futuro con la paura di non riuscire su quello o quell’altra cosa. Così facendo in quei momenti e sono tanti, non stai nella realtà, ma nelle ipotesi.
Altro punto di insicurezza è quello che mentre stai facendo una cosa sei preoccupato di altre mille.
Altro punto ancora: non accollarti i problemi degli altri perché uniresti
i loro con i tuoi e così sarai appesantito doppiamente;
non farlo anche se si tratta dei problemi dei tuoi figli;
tanto non puoi farci niente, chi li deve risolvere sono solo loro;
è questo non vuol dire che non gli vuoi bene.
Tu puoi solo consigliarli, e non con il tono di obbligo.
Se così farai ti sentirai meglio.
Altra fonte di ansia è il corri, corri e con il pensiero fisso e martellante sulle tante cose che hai da fare. Fermati? Segnati nell’agenda le cose che devi fare: domani, nella settimana, nel mese; e ogni sera prima di andare a dormire guarda che cosa hai da fare domani.
Se vuoi correre lo puoi, ed è anche salutare, però sui prati, per svago o per esclusione di gioia come quando eri piccolo. Corri lungo la spiaggia sconfinata di primo mattino, al cospetto del mare calmo come una tavola, accarezzato da una brezza leggera leggera.
Sorprenditi ogni tanto cosa stavi pensando un attimo prima… ne scoprirai delle belle… ad esempio che a tutto pensavi fuorchè a quello che stavi facendo e all’esistente attorno a te.
Alla sera mentre chiudi le finestre, guarda in alto, potrebbe esserci il cielo stellato… Guardandolo ti sentirai immerso nell’Universo. Se ti poni in tali condizioni, in breve ti sentirai di essere tutto un altro: non più complicato, non più triste, sfiduciato, non più preoccupato; e questo perché finalmente sei di nuovo a contatto con la realtà.
Di fronte a quella noce di cocco, che non riusciva ad aprire…sorrise.